Sabato 25 marzo 2017 ore 11,00
Parco Malibran - Aprilia, Campo di Carne
Via Maria Malibran 18
“INSIEME PER IL BENE COMUNE”
Il Mondo del No Profit incontra le Istituzioni Regionali - ORE 11, OO - Incontro aperto con il Consigliere regionale Pd - ENRICO FORTE
“L’inclusione sociale allavoro come riabilitazione e curaperpersone con problematiche di disagio psico-fisico”
La Regione Lazio e la Comunità Europa per
interventi a persone, famiglie e imprese 2014-2020
-Psr Piano Regionale di Sviluppo Agricolo
“sostegno per la diversificazione delle attività agricole riguardanti l’assistenza sanitaria e l’integrazione sociale”;
-Salute e Politiche Sociali
“progetti di presa in carico, orientamento e accompagnamento a percorsi di inclusione sociale attiva”.
IL 21-24-25 MARZO 2017 - SETTIMANA INTERNAZIONALE CONTRO TUTTI I RAZZISMI, I MURI E LE DIVISIONI.
“Farereteonlus”
organizza il Primo torneo sportivo apriliano “Scuola Educazione e
Territorio contro tutti irazzismi” presso IIS Carlo e Nello Rosselli di
Aprilia e partecipa attivamente alla marcia nazionale contro i razzismi,
i muri e le divisioni,
lanciando gli appelli “La Nostra Europa Unita Democratica Solidale”e “Cambiamo rotta all’Europa” insieme
al Consiglio Italiano del Movimento Europeo – Cime ed al Forum
Nazionale Italo Tunisino per la cittadinanza Mediterranea.
La settimana dal 21 al 25 marzo si inserisce nel panorama annuale di commemorazioni ed iniziative dedicate al tema della lotta al Razzismo. Il 21 marzo si celebra infatti la Giornata Mondiale contro il razzismo.
La prima edizione di questa ricorrenza risale al 1966 su iniziativa delle Nazioni Unite; la data è stata scelta per ricordare la strage di Sharpeville (la polizia uccise 69 manifestanti sudafricani). Si tratta di un tema molto sentito e sempre molto attuale e il fatto è testimoniato dalle tante iniziative e i vari eventi organizzati per l’occasione. In questi cinquant’anni qualche passo avanti è stato fatto, ma c’è ancora tanto da fare. Personaggi, eroi, come Nelson Mandela, Martin Luther King e altri hanno dovuto lottare e soffrire per portare avanti la battaglia contro le discriminazioni razziali. In Italia, l’Articolo 3 della Costituzione contrasta il razzismo, almeno dal punto di vista legale. Tuttavia, secondo una recente inchiesta presentata dal Cospe (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti), il razzismo sul web è in forte ascesa nel nostro Paese: negli ultimi anni, complice anche il grande flusso migratorio che ha investito il nostro Paese, l’odio in Rete sembra essere aumentato, e con lui la presenza sui social network e tra i commenti delle testate online di episodi di intolleranza.La Commissione europea sull’uguaglianza e la non discriminazione desidera ricordare, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, che non può essere tollerata nessuna forma di razzismo e che lo sport, che riunisce persone di diverse origini etniche, culturali e religiose, dovrebbe dare l’esempio nella lotta contro questo grave fenomeno. Lo sport è uno specchio delle nostre società e delle loro contraddizioni. Può promuovere valori positivi come la coesione sociale, l’integrazione e l’educazione. Tuttavia, in alcune occasioni, può essere anche portatore di violenza, di discriminazione e di razzismo. In questi ultimi anni, il numero di aggressioni fisiche e verbali provenienti da tifosi o giocatori è aumentato. Gli incidenti di matrice razzista sono segnalati dai media e fanno discutere, ma non sono sistematicamente perseguiti. Ricordando la Carta europea dello sport e le sue linee guida sullo sviluppo delle politiche sportive, la Commissione esorta i dirigenti del mondo sportivo e gli atleti stessi, così come le autorità pubbliche, a condannare fermamente qualsiasi discorso e atto di stampo razzista, e a promuovere il rispetto, la tolleranza e la solidarietà come valori fondamentali. Farereteonlus nell’ambito del proprio programma istituzionale “RETE NUOVA CITTADINANZA” organizza in collaborazione con Aps Casa Lazzara di Aprilia, Comitato Valore Persona, Asd Calcio Città di Aprilia e Asd Rainbow Città di Aprilia e la Parrocchia S.S.Pietro e Paolo di Aprilia un torneo sportivo contro i razzismi con gli studenti dell’IIS Carlo e Nello Rosselli di Aprilia, che ha sottoscritto il protocollo di rete Scuola Educazione e Territorio. Saranno protagonisti i 27alunni stranieri neoarrivati del corso annuale di italiano Ldue curato da Dialogo Onlus ed i compagni studenti del Rosselli, che insieme testimonieranno il loro NO AI RAZZISMI, fondati su stereotipi e pregiudizi socioculturali di una società “malata” e “corrotta” dai principi economici che hanno trasformato le persone in “oggetti da consumare” da strumentalizzare per questo o quell’interesse personale. A seguire, il 24 ed il 25 Marzo lanceremo un appello a livello nazionale: cambiamo rotta all’ Europa … , se non cambia rapidamente, l’Europa finisce!!! Stretta, com’è, nella morsa tra il Caos mediorientale e le picconate degli USA di Trump, squassata dalla crisi economica, in balia di un neoliberismo e di una globalizzazione in crisi profonda e del ritorno di un nazionalismo che si annuncia, se possibile, peggiore dell’apartheid della globalizzazione. Il 24 marzo, dalle 17 alle 24, l’aula magna dell’Università La Sapienza si trasformerà in un forum di cittadini per “un’azione popolare volta a bloccare le spinte dell’Europa a più velocità verso la disgregazione, i colpi degli euro-ostili e l’impotenza dei governi, e per imporre alle istituzioni europee un radicale cambiamento di rotta nel processo di integrazione dopo il deludente Libro Bianco della Commissione europea”. A organizzare la mobilitazione è il Consiglio Italiano del Movimento Europeo e il suo presidente Pier Virgilio Dastoli (storico assistente di Altiero Spinelli) insieme alla coalizione di associazioni firmatarie della dichiarazione “Cambiamo rotta all’Europa”. A seguire il 25 Marzo, a Roma ci saranno i capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’Unione per celebrare i Trattati istitutivi della CEE di 60 anni fa. L’establishment, insomma, fautore della globalizzazione neoliberista, dell’austerità, insabbiatore della Carta fondamentale dei diritti entrata in vigore a dicembre 2009, con lo stesso effetto giuridico dei trattati dell’Unione e regolarmente disattesa. E ci saremo noi! Parteciperemo alla Marcia per l’ “Europa Unita Democratica Solidale” che partirà dalla Bocca della Verità al Colosseo. Con Noi ci saranno tutti quelli che provano a “RIPENSARE L’EUROPA E IL MEDITERRANEO” , che guardano ad un’Europa aperta a tutti popoli del Mediterraneo e cercano tutte le vie praticabili per cambiare questa insostenibile UNIONE Intergovernativa, dove l’unico governo politico è affidato ad una banca, la Bce, e gli Stati membri sono, per giunta, pesantemente menomati nelle loro prerogative costituzionali in materia di politica economica e sociale. Vogliamo un mondo di pace, solidarietà e giustizia, vogliamo un’ Europa di pace, di solidarietà e giustizia. Così, si rischia di disintegrare la comune casa europea, disegnata nel “Manifesto di Ventotene”, che unisce la prospettiva dello stato federale alla democrazia europea, alla pace e alla lotta alle diseguaglianze. E così si cancellano le speranze di milioni di cittadini europei. Per queste ragioni, intendiamo agire affinché il 25 marzo 2017 si apra una fase costituente che superi il principio dell’unanimità, coinvolga comunità locali, attori economici e sociali, movimenti della società civile insieme a rappresentanti dei cittadini a livello regionale, nazionale ed europeo e si concluda in occasione delle elezioni europee nella primavera 2019. L’Unione europea deve affrontare le grandi sfide della nostra epoca, restituendo all’idea d’Europa la speranza nel benessere per l’intera collettività, la forza dei diritti e della solidarietà. E’ indispensabile e urgente ridare senso alla politica (intesa come polis) che parte dal basso, dai territori, per eliminare le disuguaglianze, ponendo fine alle politiche di austerità, alla burocratizzazione del potere, e creare coesione sociale e territoriale, dare priorità all’ambiente come leva e motore per un diverso sviluppo, combattendo i cambiamenti climatici, riducendo il divario generazionale e di genere, favorendo la partecipazione e la cittadinanza attiva con un welfare europeo, ripudiando le guerre e perseguendo il rispetto dei diritti, garantendo l’accoglienza dei rifugiati e la libertà di migrare, impegnandosi a risolvere i problemi globali che sono causa delle migrazioni. L’Europa deve essere terra di diritti, di welfare, di cultura, di innovazione. L’Europa dovrebbe aver appreso dalla parte migliore della sua storia e dalle sue tragedie i valori dell’accoglienza, della pace, dell’uguaglianza e della convivenza. L’Europa democratica si affermerà solo se i suoi cittadini le faranno cambiare rotta. Noi siamo pronti per cambiare partendo dai nostriterritori, per cambiare questo Paese, per cambiare quest’ Europa che si è avvitata su se stessa, che ha abbandonato alle logiche puramente economicistiche le persone, i cittadini… Noi siamo pronti … e Tu??? Per ulteriori info: www.facebook.com/cambiamorottaallEuropa.
INTERVENTO DI DOMENICO RIZZUTI - FORUM ITALO TUNISINO
Il prossimo 25 Marzo ricorre il 60° anniversario dei trattati di Roma che diedero vita alla CEE.
Due anni fa fummo tra gli organizzatori del 60° della Conferenza di Messina, che precedette e preparò l’appuntamento di Roma, dal quale partì il processo comunitario per L’Europa.
Quella costruzione complessa e difficile, pur centrata su mercato e moneta, trattati e patti jugulatori, ha garantito 60 anni di Pace, un mercato comune, la libera circolazione delle persone, l’interscambio culturale formativo attraverso i progetti Erasmus, una serie di altre conquiste civili.
Ha tentato, con il processo di Barcellona 95, soffocato peraltro sul nascere e sepolto con la seconda conferenza di Lisbona 2006, l’apertura ai Paesi del Mediterraneo attraverso un partenariato formalmente improntato al Co-sviluppo, sia pure in un’ottica condizionata dalle logiche della globalizzazione montante, che l’hanno spinta, a subire l’egemonia tedesca e ad attestarsi su una politica di austerità suicida.
Oggi se non cambia rapidamente, finisce!!!
Stretta, com’è, nella morsa tra il Caos mediorientale e le picconate degli USA di Trump, squassata dalla crisi economica, in balia di un neoliberismo e di una globalizzazione in crisi profonda e del ritorno di un nazionalismo che si annuncia, se possibile, peggiore dell’apartheid della globalizzazione.
A Roma il 25 Marzo ci saranno i capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’Unione per celebrare i Trattati istitutivi della CEE di 60 anni fa.
L’establishment, insomma, fautore della globalizzazione neoliberista, dell’austerità, insabbiatore della Carta fondamentale dei diritti entrata in vigore a dicembre 2009, con lo stesso effetto giuridico dei trattati dell’Unione e regolarmente disattesa.
Ci saranno i cosiddetti sovranisti, i razzisti, i fautori del ritorno alle piccole patrie ed ai nazionalismi che invocano e costruiscono muri, alimentano paure verso gli immigrati, sempre più importanti per vita stessa dell’Europa, ignorando e tacendo le cause e le responsabilità di un fenomeno biblico inarrestabile, diventato strutturale, che va governato con responsabilità, umanità, visione strategica, intelligenza politica e lungimiranza.
E ci saremo noi.
Tutti quelli che provano a “RIPENSARE L’EUROPA E IL MEDITERRANEO”
Che guardano ad un’Europa Accogliente, Unita e Solidale, aperta a tutti popoli del Mediterraneo e cercano tutte le vie praticabili per cambiare questa insostenibile UNIONE Intergovernativa, dove l’unico governo politico è affidato ad una banca, la Bce, e gli Stati membri sono, per giunta, pesantemente menomati nelle loro prerogative costituzionali in materia di politica economica e sociale.
Un ‘Europa che rinasca dalle grandi reti di associazioni e movimenti sociali, delle Città, delle Comunità ed Istituzioni locali, che si battono ed operano per la pace e i diritti, la dignità ed il benessere delle persone in qualunque posto del mondo si trovino.
Un’Europa che lotta contro le guerre, il terrorismo, il saccheggio delle risorse ambientali proprie e altrui, ne denuncia le cause, accoglie e aiuta ad inserire i migranti nel rispetto della loro cultura e dei loro diritti.
Nel quadro delle iniziative romane, di cui agli appelli “LA NOSTRA EUROPA UNITA DEMOCRATICA SOLIDALE”e “CAMBIAMO ROTTA ALL’EUROPA” del 23 24 e 25 marzo noi terremo , il 24 Marzo , dalle ore.14,30 alle 18.00, un incontrosul tema :
“Ripensare l’Europa ed il Mediterraneo”: Cambiare e salvare l’Europa, partendo dalle associazioni e reti sociali, le Città, i Sindaci, le Comunità e le Istituzioni Locali Europee dell’Accoglienza e dell’inserimento dei migranti.”
DOMENICO RIZZUTI
Forum ITaloTunisino per la Cittadinanza Mediterranea
Roma 4 febbraio 2017
21 Marzo 2017: Giornata Mondiale contro il Razzismo: significato e iniziative
Lo sport può dare un esempio…
Il 21 marzo si celebra la Giornata Mondiale contro il razzismo: la prima edizione di questa ricorrenza risale al 1966 su iniziativa delle Nazioni Unite; la data è stata scelta per ricordare la strage di Sharpeville (la polizia uccise 69 manifestanti sudafricani). Si tratta di un tema molto sentito e sempre molto attuale e il fatto è testimoniato dalle tante iniziative e i vari eventi organizzati per l’occasione.
I progressi della lotta al razzismo e il significato del 21 marzo
In questi cinquant’anni qualche passo avanti è stato fatto, ma c’è ancora tanto da fare. Basti pensare che solo fino a qualche decennio fa in diverse parti del mondo solo per un colore diverso della pelle molte persone erano private di diritti che ora noi diamo per scontati. Personaggi (che potremmo anche definire eroi) come Nelson Mandela, Martin Luther King e altri hanno dovuto lottare e soffrire per portare avanti la loro battaglia contro le discriminazioni razziali.
Qui da noi l’Articolo 3 della Costituzione tiene alla larga il razzismo, almeno dal punto di vista legale. Capita però che ogni tanto qualcuno se lo dimentichi, soprattutto nella Rete. Secondo una recente inchiesta presentata dal Cospe (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti), il razzismo sul web è in forte ascesa: negli ultimi anni, complice anche il grande flusso migratorio che ha investito il nostro Paese, l’odio in Rete sembra essere aumentato, e con lui la presenza sui social network e tra i commenti delle testate online di episodi di intolleranza.
Lo sport deve dare l’esempio nella lotta contro il razzismo
Strasburgo 2013. Lo sport dovrebbe dare l’esempio nella lotta contro il razzismo, ha oggi ricordato la Commissione sull’uguaglianza e la non discriminazione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), adottando una dichiarazione in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale (21 marzo). Riunita a Varsavia, la Commissione ha esortato gli atleti e i responsabili del mondo sportivo, nonché le autorità pubbliche, a condannare qualsiasi atto o discorso di stampo razzista, e a promuovere la tolleranza.
Dichiarazione
“La Commissione sull’uguaglianza e la non discriminazione desidera ricordare, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, dedicata quest’anno a razzismo e sport, che non può essere tollerata nessuna forma di razzismo e che lo sport, che riunisce persone di diverse origini etniche, culturali e religiose, dovrebbe dare l’esempio nella lotta contro questo grave fenomeno.
Lo sport è uno specchio delle nostre società e delle loro contraddizioni. Può promuovere valori positivi come la coesione sociale, l’integrazione e l’educazione. Tuttavia, in alcune occasioni, può essere anche portatore di violenza, di discriminazione e di razzismo. In questi ultimi anni, il numero di aggressioni fisiche e verbali provenienti da tifosi o giocatori è aumentato. Nel 2012, alcuni atleti sono stati allontanati dalle Olimpiadi di Londra in seguito a commenti razzisti espressi nei confronti di altri concorrenti. Gli incidenti di matrice razzista sono segnalati dai media e fanno discutere, ma non sono sistematicamente perseguiti.
Ricordando la Carta europea dello sport e le sue linee guida sullo sviluppo delle politiche sportive, la Commissione esorta i dirigenti del mondo sportivo e gli atleti stessi, così come le autorità pubbliche, a condannare fermamente qualsiasi discorso e atto di stampo razzista, e a promuovere il rispetto, la tolleranza e la solidarietà come valori fondamentali”.
SOGGETTI PROPONENTI:
FARERETEONLUS
ASD CITTA’ DI APRILIA CALCIO
RAINBOW CITTA’ DI APRILIA