LA CITTA’ SOLIDALE
CON LE OFFICINE SOCIALI DELLA SOLIDARIETÀ.
POLITICHE
DI INCLUSIONE SOCIALE - CREAZIONE DI PERCORSI CONDIVISI CON IL MONDO DEL NON
PROFIT, INDIVIDUAZIONE DI BUONE PRASSI E COSTITUZIONE DI UN GRUPPO DI LAVORO IN
FUNZIONE DELLA RIABILITAZION PSICOSOCIALE E DEL REINSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVO DI PERSONE
SVANTAGGIATE
Un progetto nato per offrire nel territorio una gamma diversificata ma
integrata di opportunità di reinserimento lavorativo e sociale per le persone a
rischio esclusione sociale.
Lo sviluppo di politiche di inclusione sociale
porta il sistema dei servizi territoriali ad occuparsi, oltre agli aspetti
assistenziali, dei processi di promozione dei diritti di cittadinanza e
dell’autonomia delle persone.
La Federazione
“APS Farereteonlus” del Lazio con gli Organismi che si occupano dell’Area
Inclusione sociale delle persone fragili con questa si vuole proporre come interlocutore con il Comune/Distretto e
la Asl al fine di promuovere una riflessione interna alla rete dei servizi
territoriali su come costruire politiche integrate che tengano conto della
complessità dei fattori salute e della natura del bisogno legato alle funzioni
psicofisiche, al contesto ambientale e familiare, alle modalità di
partecipazione alla vita sociale, alle attività quotidiane della persona cd.
fragile.
In questa prospettiva un ruolo determinante
occupa il tema dei percorsi di inserimento socio-lavorativo di persone fragili.
L’efficacia dei percorsi lavorativi ed
occupazionali dal punto di vista terapeutico/riabilitativo, nonché sotto il
profilo dei percorsi di reinserimento e di sviluppo dell’autonomia e
dell’autostima, è un dato di assoluta evidenza.
Tuttavia altrettanto evidenti sono le difficoltà
che lungo tale percorso incontrano in particolare le persone fragili, che
rischiano spesso di vedere dispersi lunghi processi di presa in carico e di
cura di fronte al tema inserimento lavorativo.
A livello della pianificazione territoriale dei
servizi è fondamentale perseguire azioni di integrazione tra Istituzioni,
soggetti del III Settore, professionalità, soggetti della cd. cittadinanza
attiva al fine di giungere all’ elaborazione di modelli organizzativi centrati
sul cittadino e capaci di contrastare la frammentazione di competenze e prassi
amministrative.
L’idea alla base della nostra iniziativa è dare
il via ad un “processo” partecipato per la realizzazione di un servizio
integrato tra diversi soggetti competenti che abbia come oggetto la promozione
di percorsi lavorativi per persone in stato di fragilità.
-
OBIETTIVO
Costituzione di un servizio integrato tra
Comune/Distretto sociosanitario - Terzo
Settore ed Asl con un unico gruppo di lavoro dedicato interistituzionale per
azioni di promozione, valutazione, mediazione. Accompagnamento in funzione
all’ inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
-
AZIONI PROPOSTE
ANALISI CONDIVISA DELLE CRITICITA’
RISPETTO AL PERCORSO DI INSERIMENTO LAVORATIVO ATTUALE, ANCHE IN SEGUITO
ALL’ APPLICAZIONE DELLA LEGGE 68/99;
REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO FORMATIVO
CONDIVISO DAI SETTORI DISABILITA’,DIPENDENZE, SALUTE MENTALE
PROGETTAZIONE DI UN PERCORSO CONDIVISO
UTILIZZO DELLE MISURE DI INSERIMENTO
LAVORATIVO ESISTENTI (SIA e TITOCINI REGIONE LAZIO PER PERSONE DISABILI)
-
FASI
-
FASE 1
REALIZZAZIONE DI UN GRUPPO DI LAVORO
INTERISTITUZIONALE CHE COMPRENDA REFERENTI DEL DISTRETTO SOCIOSANITARIO – ASL
/DISABILITA’,DIPENDENZE, SALUTE MENTALE – TERZO SETTORE)
-
FASE 2
APPROVAZIONE A LIVELLO ISTITUZIONALE
-
FASE 3
REALIZZAZIONE DI AZIONI DI SOSTEGNO ALLO
SVILUPPO DEL SERVIZIO
-
INTRODUZIONE
Il percorso proposto ha una durata triennale
(2017/2020) ed è propedeutico a realizzare un servizio integrato rivolto
all’ inserimento lavorativo di persone fragili attraverso le misure attualmente
disponibili a livello occupazionale: SIA e tirocini per persone disabili
(invalidi civili > 46%) da condividere con gli Enti Locali e Asl nell’ambito
dei distretti socio-sanitari.
Il percorso vuole coinvolgere attivamente i
soggetti del III Settore, gli operatori della ASL LT 1 dei settori Disabilità
del Dipartimento sociale, del Dipartimento di salute mentale e del Dipartimento
Dipendenze.
Il percorso si struttura come un working
progresso con l’allargamento della partecipazione della Provincia per
raccordare i nuovi uffici competenti all’inserimento lavorativo dei soggetti di
cui alla Legge 68/99 con la rete dei
soggetti gestori dei servizi socio sanitari ed educativi del territorio.
L’inserimento lavorativo è il momento conclusivo
di una serie di interventi educativi, formativi, riabilitativi normalmente
attivati da agenzie diverse e spesso scollegate tra loro. È un’azione complessa
all’interno della quale vanno raccordati tutti gli attori intervenuti nella
“storia” della persona fragile.
In questa prospettiva il collocamento mirato di
persone con disabilità complesse non può prescindere da un’azione di sistema
che fa inevitabilmente riferimento ad una serie di risorse tecniche spesso
appartenenti ad istituzioni diverse.
La piena applicazione del diritto al lavoro
delle persone fragili e delle persone disabili, come nel caso di specie, pone
alle istituzioni, ai servizi, agli operatori, al mondo No profit una sfida che
va al di là del saper lavorare in rete e che chiama in causa una vera e propria
cultura della collaborazione.
L’obiettivo di questa iniziativa è lavorare
insieme e creare una “Cabina di Regia” che segua il progetto di vita
complessivo della persona disabile e della sua famiglia e che sia in grado di :
-
Promuovere e mantenere i rapporti con le
famiglie ed il Mondo del No Profit
-
Sviluppare metodologie operative rispetto
ai destinatari finali
-
Proporre innovazione di sistema
o
Il modello organizzativo descritto
presuppone l’utilizzo dello strumento dell’Accordo di programma che dovrebbe
essere stipulato attraverso una convenzione tra gli Enti e le istituzioni
coinvolte.
o
ALLEGATI NR 2 – PROPOSTE OPERATIV
-
ALLEGATO 1 – PROPOSTE OPERATIVE
o
PROGRAMMA SPERIMENTALE PER L’INSERIMENTO
LAVORATIVO DELLE PERSONE DISABILI -
LINEE GUIDA
-
PRINCIPI GENERALI
-
IMPORTANZA FONDAMENTALE ALLA PRESA IN
CARICO PUBBLICA.
-
IMPORTANZA DELLA DIFFERENZIAZIONE
ATTRAVERSO LA PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI
-
NECESSITA’ DI RIDISEGNARE IL SISTEMA DI
INSERIMENTO LAVORATIVO PER LE PERSONE DISABILI A PARTIRE DAI SOGGETTI PIU’
DEBOLI (DISABILI INTELLETTIVI E CON DISABILITA’ COMPLESSA)
-
NECESSITA’ DI UNA FORTE INTEGRAZIONE
ISTITUZIONALE, GESTIONALE, PROFESSIONALE INTESA A DEFINIRE RUOLI E PERCORSI DI
COLLABORAZIONE
-
NECESSITA’ DI UNA REGIA TECNICA AUTOREVOLE
CON OPERATORI FORMATI, PREPARATI E DEDICATI CON UNA PIENA INTEGRAZIONE TRA LE
DIVERSE COMPETENZE, FUNZIONI, RUOLI INTERISTITUZIONALI
-
NECESSITA’ DI UN LAVORO DI RETE
(INTEGRAZIONE COMUNITARIA)
-
CENTRALITA’ DEL METODO DELLA
CO-PROGRAMMAZIONE (PROGETTAZIONE PARTECIPATA)
-
MODALITA’ FORMATIVE CONGIUNTE TRA
OPERATORI PUBBLICI DEI DIVERSI ENTI IMPEGNATI E PRIVATO SOCIALE COME CHIAVE PER
LA COSTRUZIONE DEI MODELLI OPERATIVI
o
APPLICAZIONI PRATICHE
-
NECESSITA’ DI UN SERVIZIO DI “INSERIMENTO
LAVORATIVO A SISTEMA” PER FACILITARE E RENDERE PRATICABILE IL PERCORSO
LAVORATIVO ALLE PERSONE PIU’ FRAGILI (DISABILI INTELLETTIVI, DISABILITA’
COMPLESSA) E OFFRIRE SOSTEGNO ALLE AZIENDE COINVOLTE, CON OPERATORI SPECIFICI E
APPOSITAMENTE FORMATI
-
NECESSITA’ DI RICONOSCIMENTO DA PARTE DEI
SOGGETTI ISTITUZIONALI DEL RUOLO DEL III
SETTORE E DEGLI OPERATORI DELLA MEDIAZIONE
-
NECESSITA’ DI IMPLEMENTARE UN PERCORSO PER
GARANTIRE UN CORRETTO ED APPROPRIATO INSERIMENTO SEGUITO DA OPERATORI DEDICATI
CAPACI DI DIALOGARE CON I DIVERSI SOGGETTI DEL SISTEMA
-
NECESSITA’ DI OFFRIRE PROGETTI
INDIVIDUALIZZATI CHA PARTANO GIA’ NEL PERIODO SCOLASTICO ATTRAVERSO CONTATTI
CON LE SCUOLE E LE FAMIGLIE E PROSEGUANO CON ATTIVITA’ DI FORMAZIONE.
-
PREFORMAZIONE COLLEGATA AL MONDO DELLA
SCUOLA COME PARTE INTEGRANTE DEL PERCORSO SCUOLA-LAVORO
-
PROGETTAZIONE PARTECIPATA DEL SISTEMA
o
ALLEGATO 2
- PROPOSTE OPERATIVE
o
ATTIVITA’ DI FORMAZIONE 2017/2020
-
PROGETTI/PROGRAMMI EUROPEI POR FSE2014/2020 – BANDO INCLUSIONE SOCIALE
o
OBIETTIVO: CREAZIONE DI PERCORSI
CONDIVISI, INDIVIDUAZIONE DI BUONE PRASSI E COSTITUZIONE DI UN GRUPPO DI LAVORO
INTERISTITUZIONALE IN FUNZIONE DEL REINSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE
SVANTAGGIATE
o
SOGGETTI COINVOLTI
-
COMUNE/DISTRETTO SOCIO SANITARIO
-
ASL/DIPARTIMENTI DI SERVIZIO
SOCIALE/SALUTE MENTALE/DIPENDENZE
-
TERZO SETTORE
-
AGENZIE DI FORMAZIONE
o
OPERATORI COINVOLTI
-
ASSISTENTE SOCIALE COMUNE/DISTRETTO
-
INFERMIERE PROFESSIONALE ASL/DIPARTIMENTI
-
OPERATORI SOCIALI SETTORE NO PROFIT
o
CONTENUTI DEL CORSO
-
PROGRAMMI ED INIZIATIVE COMUNITARIE E
NAZIONALI A FAVORE DELLE PERSONE SOCIO-SVANTAGGIATE
-
METODO E TECNICHE DEL PROGETTO
INDIVIDUALIZZATO DI INSERIMENTO LAVORATIVO
-
TERRITORIO E MONDO DEL LAVORO:
COSTITUZIONE DELLA RETE
o
RISULTATI ATTESI
-
FORMAZIONE DI TUTTI GLI ATTORI COINVOLTI
-
INDIVIDUAZIONE DELLA CABINA DI REGIA E DI
GOVERNO
-
INDIVIDUAZIONE DI UN ACCESSO UNITARIO PER
IL CITTADINO CHE OFFRA UN PERCORSO CHIARO E NON FRAMMENTATO
-
ESERCIZIO DELL’INTEGRAZIONE
SOCIO-SANITARIA PER LA PROMOZIONE DELL’AUTONOMIA DELLA PERSONA E
DELL’INTEGRAZIONE CON IL LIVELLO ASSISTENZIALE, EDUCATIVO, DI AMBIENTE DI VITA
E DI LAVORO
-
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
-
Che
obiettivi persegue il progetto
-
Realizzare attività di riabilitazione sociale attraverso
nr. 4 associazioni/imprese sociali per almeno nr. 20 persone svantaggiate a
rischio esclusione sociale.
Le
associazioni interessate:
- APS
FARERETEONLUS – PER AREA INCLUSIONE SOCIALE
- MONDO CULTURA - PER AREA DISABILITA’
-
Chi lo
realizza
-
A.P.S.
“FARERETEONLUS” - FEDERAZIONE DI ENTI ED ORGANISMI NO PROFIT FARE RETE
PER IL VALORE DELLA PERSONA e DELL’IMPRESA SOCIALE ONLUS - CF. 91144830592
-
La nostra Federazione di Enti No Profit
promuove attività di volontariato a
favore “della persona quale risorsa sociale” ad ogni età e senza nessuna
discriminazione, nei campi della promozione della salute e dei sani stili
di vita, dell’assistenza socio-sanitaria, della beneficenza, della
intergenerazionalità.
-
Promuove la tutela dell’ambiente come luogo di
benessere e arricchimento della persona, nonchè la salvaguardia, la
conservazione, la valorizzazione, la fruizione, la conoscenza e la riscoperta
del patrimonio naturale, archeologico, storico, artistico, culturale,
folkloristico, ed enogastronomico del territorio Polesano e Nazionale in
genere.
-
Ha lo scopo di contribuire a promuovere
politiche sociali, che si basino sui principi della solidarietà, della
partecipazione attiva, della capacità/risorsa insita di ogni persona, della
prevenzione della salute, della integrazione in rete delle risorse
sociali.sanitarie-umane-economiche, della promozione dell’autonomia delle
persone che esprimono bisogni e situazioni di svantaggio, disagio e non
autosufficienza, della preminenza della salvaguardia della domiciliarità pur
nel rispetto degli interventi in strutture residenziali, dell’integrazione di
risorse pubbliche e private, in vista di un migliore rapporto costi/benefici
che non sacrifichi la qualità dei servizi.
-
Con chi
collabora
-
Comune di Aprilia
-
Asl
-
Scuole
-
Caritas e Parrocchie
-
Associazioni Imprenditoriali
-
Cittadini
-
Dove : CITTA' DI Aprilia
-
Via CATTANEO NR 4 – PRESSO INCUBATORE SOLIDALE
IMMIGRAZIONE DI ASSOCIAZIONE DIALOGO ONLUS – OFFICINA SOCIALE INTERCULTURALE
-
VIA GIULIO
CESARE – PRESSO APS FARERETEONLUS – OFFICINA ARTISTICA
-
PARCO
MALIBRAN – VIA M. MALIBRAN NR 18 DI MONDO CULTURA ONLUS -
-
Perché
Per "rompere" la separazione fra
cittadini e persone a rischio emarginazione sociale e sperimentare progetti
concreti di riabilitazione e re-inclusione sociale
-
Come
Attraverso la realizzazione di attività artistiche,
artigianali, sociali e culturali
Nel contesto dell’esperienza di riabilitazione
psico-sociale portata avanti i laboratori riabilitativi acquistano una valenza
centrale e fondamentale poiché attraverso di essi si mira al raggiungimento
dell’Autonomia, dell’Autosufficienza, dell’Inserimento Sociale e Lavorativo
della Persona a rischio esclusione sociale .
Per il raggiungimento di tali obiettivi i laboratori riabilitativi sono
organizzati in maniera tale che le attività che in essi vengono svolte siano
coerenti con la progettazione riabilitativa; gli strumenti utilizzati sono
costituiti dai linguaggi più disparati, veri e propri Set che lasciano
spazio alla libertà, alla creatività, alla crescita, all’emancipazione.
L’efficacia del nostro modello sta tutta nel progetto: progetto di cura, delle
tappe riabilitative, progetto per l’inclusione sociale e lavorativa.
I nostri Operatori non insegnano niente. Trasferiscono le loro esperienze e
tentano di strappare i nostri co-operatori fragili dall’isolamento interiore,
di farli
riemergere.
Siamo solo ponti verso la realtà, la loro realtà, i loro possibili progetti di
vita.
TIPOLOGIA DEI LABORATORI DI RIABILITAZIONE
SOCIALE
-
Premessa al progetto...
-
Analisi
del bisogno
-
Svantaggiati
Il bisogno di inserimento sociale e lavorativo non è facilmente quantificabile; infatti non siamo a conoscenza di
statistiche approfondite su tale bisogno nel Lazio.
Alcuni dati pero possono farci comprendere le
dimensioni del bisogno.
Siamo però in grado di definire a grandi linee
l'entità del problema in particolar modo per tossicodipendenti e disabili..
La droga e l'alcool continuano a fare vittime e spesso nei territori sono assenti sono le Comunità Terapeutiche specializzate
in questi settori.
- Stranieri
-
Al 31.12.2017 il Lazio risulta essere la seconda
regione italiana con la maggiore presenza di stranieri. In un recente convegno sulla
presentazione del Dossier statistico immigrazione del Lazio si ricordava che i
problemi principali evidenziati sono la casa e l'integrazione culturale.
-
Oggetto
dell'iniziativa
Introduzione di un modello finalizzato al
reinserimento sociale e lavorativo di persone in a rischio esclusione sociale,
attraverso l'utilizzo del tirocinio quale politica attiva per il reinserimento.
Il nostro progetto rappresenta un progetto
pilota con caratteristiche riproducibilità in altri territori.
Obiettivi
dell'iniziativa
| Beneficiari diretti: persone a rischio
esclusione sociale
|
| Beneficiari indiretti: società civile
|
Obiettivi
specifici
-
Promuovere un'organizzazione e un metodo di
lavoro adeguato al fine di far acquisire ai soggetti la preparazione
professionale (attraverso percorsi formativi specifici) necessaria alle normali
condizioni lavorative per agevolare l'inserimento sociale.
-
Affiancare al processo di inserimento sociale e lavorativo
una serie di supporti (appartamenti protetti, supporto psicologico, ecc.) utili
al successo dell'inserimento stesso.
-
Realizzare una cooperativa sociale con persone
svantaggiate (fra gli svantaggiati la priorità sarà data "mondo del disagio
psichico").
-
Coerenza
con le politiche comunitarie
-
Il contesto su cui si basa il progetto:
-
Azioni
di riabilitazione sociale ed inclusione sociale
Il
progetto proposto è studiato e sviluppato come progetto integrato e dovrà
prevedere la partecipazione attiva degli Enti Pubblici territoriali .
-
Azioni
Previste
Attività
di concertazione strategica
Si
tratta di attivare, anche informalmente, un tavolo di concertazione in
rappresentanza delle parti attivamente coinvolte nel progetto: associazioni,
Comune di Aprilia, Provincia di Latina, rappresentanti di imprese.
-
Sportello
di assistenza sociale
-
Lo
sportello funge da catalizzatore e distributore di informazioni
-
Lo
sportello avrà le seguenti funzioni:
-
Fornire
supporti informativi ed orientativi;
-
Colloquio
intervista, scheda professionale, realizzazione di una banca dati delle
professionalità del detenuto;
-
Consulenza
orientativa intesa come azione individualizzata finalizzata ad accompagnare il
candidato nell'elaborazione di un progetto personalizzato di sviluppo
professione e nell'incontro con la domanda di lavoro compatibile;
-
Progettazione
del percorso di inserimento professionalizzato.
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|
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monitorare il mercato del lavoro;
|
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-
ricevere domande ed offerte di lavoro;
|
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|
-
assistere le imprese negli adempimenti
finalizzati sia all'inserimento lavorativo di persone a rischio esclusione
sociale;
|
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|
-
assistere l'impresa nella gestione del
rapporto con la persona inserita nell'azienda;
|
| |
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Sportello di assistenza psicologica e servizi di
riabilitazione sociale
-
La consulenza
psicologica ha come obiettivo quello di creare un luogo di ascolto in
cui sia possibile accogliere le domande e offrire una risposta agli
interrogativi originati dal disagio e dalla sofferenza. Il primo contatto,
“l’accoglimento”, prevede l’esplorazione della storia di vita della persona, la
valutazione del disturbo e/o del problema che ha portato la persona a
rivolgersi ad uno Psicologo.
-
A chi è
rivolto
A tutti coloro che necessitano di una Consultazione con uno Psicologo per
affrontare problematiche personali, di coppia, familiari, di salute, o sul
lavoro. Nello specifico, si pensi a disagi legati ad ansia, fobie specifiche,
depressione, disordini alimentari, difficoltà relazionali, problematiche con i
figli, uso eccessivo di alcol, abuso di sostanze e psicofarmaci, dipendenza da
gioco d’azzardo compulsivo e a tutte le situazioni in cui le persone abbiano il
desiderio di migliorare la qualità della propria vita con l’aiuto di uno
Psicologo.
-
ALTRI
SERVIZI OFFERTI:
-
Consulenza per l’infanzia: si rivolge alle famiglie con bambini piccoli. Lo scopo del servizio è
quello di fornire un sostegno alla genitorialità al fine di promuovere un
armonico sviluppo dei figli, migliorare la qualità delle relazioni o gestire le
eventuali difficoltà nelle varie aree evolutive (alimentazione, sonno,
regolazione emotiva, ...);
-
Consulenza per la
preadolescenza ed adolescenza: si rivolge ai ragazzi dai 9
ai 18 anni. Il Servizio accoglie anche le richieste di consulenza o
informazione familiari, educatori ed insegnanti impegnati nel lavoro con
adolescenti;
-
Consulenza per la famiglia: Gli operatori del Servizio
promuovono interventi rivolti alla realizzazione di un sempre maggiore
benessere familiare, basando il loro lavoro sul dialogo e sulla comunicazione,
al fine di migliorare le relazioni e prevenire il disagio psicosociale sul
territorio;
-
Mediazione familiare: Gli operatori del Servizio offrono una consulenza per tematiche relative
alla conflittualità nei casi di separazione legale e/o divorzio delle coppie
con figli; per regolamentare le modalità di relazione tra i vari componenti
della famiglia; per risolvere tutte le questioni connesse alla cura,
l’educazione e la partecipazione di entrambi i genitori alla vita dei
figli;
-
Gruppi per il Sostegno e
Sviluppo della Genitorialità: i Gruppi di Sostegno alla
Genitorialità tenuti dagli Psicologi e Mediatori familiari del Servizio hanno
come obiettivo quello di sostenere e migliorare la funzione genitoriale dei
partecipanti;
-
Gruppi per Dipendenza: Gli psicologi del Servizio offrono una consulenza per affrontare il
fenomeno delle dipendenze, che dominano la vita dell'individuo a scapito della
vita sociale, professionale, materiale, dei valori e degli impegni personali e
familiari.
-
Servizi propedeutici e di
supporto all'inserimento sociale e lavorativo
-
Al fine
di una migliore riuscita dell'inserimento lavorativo si prevede di attivare i
seguenti supporti:
-
Formazione
-
Ogni
persona coinvolta nel progetto personalizzato avrà a disposizione un monte ore
di formazione, variabile a seconda del settore dove verrà inserito.
-
Il
percorso formativo di riabilitazione sociale per il reinserimento lavorativo
prevede tre livelli fondamentali di apprendimento:
-
In
particolare, la formazione deve essere intesa come crescita professionale e
umana delle persone coinvolte e non come semplice meccanico apprendimento di
elementari operazioni manuali.
-
Le
attività formative, in sinergia tra loro, saranno progettate e realizzate dalla
Federazione attraverso docenti interni al proprio staff formativo e
collaborazioni con realtà specialistiche e da una società di intermediazione di
manodopera che potrà anche assumere le persone nel proprio organico.
-
Stesura
del progetto personalizzato
-
|
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Ogni persona in percorso di riabilitazione
sociale e reinserimento sociale avrà
come riferimento un operatore che fungerà da tutor a costante supporto sia
nell'ambito formativo che in quello di orientamento e di controllo. Si
prevedono anche incontri di gruppo volti all'analisi e alla verifica della
organizzazione, dei processi lavorativi in atto, dei metodi utilizzati, dei
risultati conseguiti.
|
-
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-
Sono previste verifiche periodiche del
progetto che verranno utilizzate come stimolo per la correzione degli aspetti
problematici e per la migliore definizione del percorso.
|
| |
-
Servizi
di accompagnamento abitativo e sociale – co-housing
-
Tale
strumento consentirà di creare una situazione di vita temporanea (massimo 1-2
anni) caratterizzata da un clima di accoglienza positivo e caloroso, dove il
soggetto può progettare il proprio futuro nella società con una casa ed un
lavoro stabile per alcuni anni. Tale processo sarà sempre inserito in un
progetto globale concordato e verificato e supportato adeguatamente.
Concentrare, in un medesimo contesto territoriale, alloggi e luoghi di lavoro,
consente di rendere meno traumatico e difficoltoso il passaggio da un ambiente
"protetto", a una società libera-
OFFICINE
SOCIALI – LABORATORI DI RIABILITAZIONE SOCIALE ED INCLUSIONE SOCIALE E
LAVORATIVA
-
L'intervento
prevede le seguenti fasi:
-
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predisposizione del progetto di fattibilità
finanziaria;
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-
definizione del progetto;
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realizzazione dei laboratori/Officine sociali
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-
realizzazioni dei servizi comuni;
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avvio delle attività.
-
Eventuale costituzione di una cooperativa
sociale
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-
Piano
attuativo
L'attivazione
delle Azioni di Riabilitazione sociale e Politica Attiva attraverso tirocini
formativi previste è, di fatto, già in cors-
Tali
azioni troveranno un attuazione più efficace nel caso di approvazione dei
progetti regionali DI CUI ALL’ “Avviso pubblico pluriennale per la
presentazione di progetti di presa in carico, orientamento e accompagnamento a
percorsi di inclusione e lotta alla povertà POR FSE 2014/2020 Asse prioritario
2 – Inclusione sociale e lotta alla poverta’. Priorità di investimento 9.i –
Inclusione attiva anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione
attiva e migliorare l’occupabilita’. ANNO 2018
-
ANTHEA-COLTIVIAMO IL SOCIALE - Progetto di inclusione sociale ed inserimento
lavorativo delle persone con disabilità psichica
-
FARERETE GIOVANI - - Progetto di inclusione sociale ed inserimento
lavorativo di giovani italiani e immigrati a rischio devianza tra i 18 ed i 35
anni
Modello
organizzativo e filosofia gestionale
La
struttura può essere così rappresentata
: La
Federazione si articola in due aree che raggruppano le associazioni di tipo 1 (riabilitazione
sociale) e le associazioni di tipo 2 (inserimento sociale).
-
I settori sociali di intervento sono:
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Settore arte ed artigianato
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Settore ecologia
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Settore ambiente e tutela del territorio
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-
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Settore verde
|
-
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Settore grafica ed informatica
|
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L'area
delle associazioni è suddivisa per target:
-
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Settore minori
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Settore handicap
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-
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Settore anziani
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-
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Settore psichiatria
-
Settore dipendenze
|
-
Il
settore, attraverso un responsabile designato e la partecipazione attiva e
"proprietaria "delle associazioni socie, ha varie funzioni, tra cui:
-
|
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coordinare e verificare i servizi acquisiti
dal soggetto capofila e gestiti dalle associazioni
|
-
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promuovere nuove iniziative di sviluppo
(progetti innovativi, nuovi spazi di mercato, ecc)
|
-
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Sviluppare marketing (sia sociale che
imprenditoriale)
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Promuovere programmi formativi e di
aggiornamento o sensibilizzazione, sia rivolti alla forza lavoro delle
cooperative socie che alle realtà dei contesti territoriali di attività
(volontari, amministrazioni, popolazione, ecc.)
|
-
Ogni associazione,
attraverso la propria autonoma organizzazione gestisce l'operatività concreta
della propria attività ed i servizi ad essa connessi per la realizzazione del
mandato sociale e legislativo che la caratterizza (legge 381/91) anche mediante
una particolare attenzione al contesto territoriale di riferimento, che ne
garantisce il non anonimato e la costruzione di relazioni significative che
favoriscano lo scopo sociale dell'integrazione di persone considerate o situate
ai margini dei vari ambiti sociali (lavorativi, di cittadinanza, di
socializzazione, etc.). Ciò spesso garantisce una maggior efficacia, efficienza
e stabilità nella risposta al bisogno/diritto.
-
APS
FARERETEONLUS è, inoltre:
-
|
-
un'agenzia strategica di sviluppo in supporto
alle associazioni socie, che agisce secondo una ferrea logica di
sussidiarietà, che attivi al massimo le potenzialità di ogni cooperativa, ma
ne supporti appieno, attraverso l'organizzazione in rete, la scelta di
dimensioni piccole per la garanzia di democraticità e la specializzazione
come scelta dimensionale e qualitativa sul prodotto
|
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il fulcro delle attività d'integrazione fra le
diverse vocazioni specialistiche delle associazioni;
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il soggetto di partnership con gli enti locali
per i progetti di riabilitazione sociale ed inclusione sociale e lavorativa ;
|
-
|
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il gestore, su mandato delle associazioni, di
attività di sostegno all'imprenditorialità, quali la formazione, la
progettazione, ecc.;
|
-
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la struttura organizzativa di presidio del
territorio, per lo sviluppo delle cooperative sociali;
|
-
|
-
il soggetto che orienta gli indirizzi di
politica sociale di reinserimento sociale e di politica attiva del lavoro
verso una condivisione dei valori di cui è portatore;
|
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-
il promotore di nuova cooperazione sulla base
di una lettura attenta alla domanda sociale;
|
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|
-
il mandatario istituzionale del progetto,
nella cui rete si interconnette con gli altri Enti ed organismi no profit territoriali,
potenziando i canali di circolarità progettuale attraverso "poli" locali
sotto forma di “Officine sociali” che costituiscono il livello di
funzionamento decentrato;
|
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|
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il luogo di integrazione delle realtà di terzo
sistema, come punto della rete;
|
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APS
FARERETEONLUS si pone quale garante di:
-
|
-
continuità del servizio/attività svolto sino
ad oggi da parte delle associazioni associate che concorrono attraverso la
Federazione alla gestione delle iniziative sociali specifiche.
|
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qualità del servizio/attività/progetto
complessivo, da confrontare e condividere con tutti gli attori coinvolti
attraverso le modalità via via definite nel progetto e/o processo in corso. A
garanzia della qualità dei servizi la Federazione Aps Farereteonlus e le sue associazioni
stanno effettuando la certificazione di qualità.
|
-
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-
Modalità di capitalizzazione delle esperienze
svolte in uno stesso ambito dalle diverse socie in diversi anni e contesti,
che permetta di affinare, verificare e consolidare le modalità operative,
organizzative, e di percorso più efficaci rispetto agli obiettivi posti.
|
-
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Territorialità come scelta operativa ed
organizzativa, che sviluppi, sia nelle politiche attive del lavoro che nelle
politiche sociali, una logica di welfare ed economia comunitaria e
maggiormente a misura d'uomo, attraverso la diffusione e condivisione sia dei
"mezzi di produzione" che di dignità personale, che di
responsabilizzazione collettiva alla salute e benessere comune. Le basi
sociali multi stake holder, con la fatica della compresenza di interessi
diversi nella stessa "azienda/associazione" "formano"
soci e cittadini alla costruzione di attività attente alle diverse necessità
e diritti in una logica educativa e non certo assistenziale.
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Punti di
forza e punti di debolezza
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Punti
di forza