"THE BEST MADE OF ITALY"
SERVIZI PER LO SVILUPPO DEL NON PROFIT
- CONSULENZA
- SERVIZI
- PROGETTAZIONE
- FORMAZIONE
L'Associazione Aps "FARERETEONLUS" del Lazio affiliata all'Associazione Nazionale "Centri di Prevenzione ed Ascolto del Disagio" ha ideato e realizzato il Progetto "THE BEST MADE OF ITALY" per promuovere i servizi del Dipartimento Area Cad Terzo Settore a favore del Mondo Non Profit, partendo da un'idea condivisa: promuovere la solidarietà attraverso l' 'Innovazione Sociale e la co-progettazione partecipata per costruire una nuova comunità in grado di affrontare le sfide di questo complesso momento storico.
Definizione
"Definiamo innovazioni sociali le nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che soddisfano dei bisogni sociali (in modo più efficace delle alternative esistenti) e che allo stesso tempo creano nuove relazioni e nuove collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono buone per la società e che accrescono le possibilità di azione per la società stessa"
Che cos'è l'Innovazione Sociale
È un insieme integrato di strumenti che mettiamo a disposizione dello sviluppo e della realizzazione di nuove idee (capaci così di divenire Progetti di Innovazione Sociale) che rispondono ai bisogni sociali irrisolti e creano, anche attraverso la capacità connettiva propria del digitale, nuove collaborazioni e nuovi modi di relazionarsi con gli altri all'interno di ambienti, reali e virtuali, di partecipazione (Laboratori di Innovazione Sociale).
- SIAMO AGENTI DI SVILUPPO
- SIAMO AGENTI DI CAMBIAMENTO
- SIAMO INGEGNERI SOCIALI
- SOSTENIAMO LE COMUNITA' LOCALI
- PROPONIAMO IDEE E STRUMENTI DI INNOVAZIONE SOCIALE
- PROMUOVIAMO LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA PER CREARE NUOVI SERVIZI ED OCCUPAZIONE
CHI SIAMO
Siamo una Comunità di progettisti (e innovatori) sociali impegnati nel quotidiano in azioni concrete di cambiamento, che ha una struttura a rete in cui ciascun nodo può d'esempio e di aiuto per altri contesti territoriali e sociali, in un intreccio continuo di storie, competenze ed esperienze.
Progettisti sociali che vogliono dare un contributo attivo alla costruzione di una nuova visione della società, meno legata ai valori economici e più attenta alla qualità della vita e del tempo libero, all'inclusione sociale, alla partecipazione e alla cittadinanza attiva.
Poniamo al centro il valore delle persone e dell'impresa, e l'importanza della condivisione per costruire nuovi legami sociali e un clima di ascolto e condivisione.
Difendiamo Valori non nuovi ma da rinnovare, i diritti di cittadinanza (istruzione, salute, lavoro, mobilità) attraverso la partecipazione, la legalità, la tutela dell'ambiente e l'inclusione delle fasce sociali che vivono condizioni di maggiore disagio.
Con semplicità e reciprocità ciascun partecipante è messo nella condizione di poter sostenere e accompagnare gli altri membri della comunità.
Attivare orgoglio locale, favorire la proattività dei cittadini, rafforzare le reti, avviare collaborazioni tra soggetti diversi che convergono su obiettivi comuni: sono questi gli scopi principali che animano ogni intervento di ricerca-azione partecipata.
Le risposte ai bisogni sociali, infatti, sono più efficaci e durature se tenute insieme dalla forza delle relazioni sociali e dal cambiamento complessivo dei valori:
- maggiore solidarietà, più condivisione di responsabilità e sviluppo della capacità delle comunità locali di incidere sui propri contesti.
Per questa ragione, il percorso intrapreso con i Laboratori di Innovazione Sociale si snoda tra diversi territori e a partire dall'osservazione partecipante della vita di comunità: all'interno di un paese, una città, un quartiere, un'università, una scuola, luoghi di socialità e di scambi relazionali, dimensioni ideali per praticare le forme ed i metodi dell'Innovazione Sociale, e migliorare il benessere di tutti.
MISSION
“Le nuove sfide della coesione sociale e di sistema contro il degrado sociale e culturale dovuto al divario economico tra i territori”.
La parola Terzo Settore, pure se è entrata da tempo nell’uso comune durante gli ultimi anni, non è scontata e suona strana al grande pubblico. Inizialmente indica quel mondo di attività, organizzazioni, imprese che non sono né Stato né business. Ma è una definizione in negativo che ci dice poco su cosa siano, di cosa si occupino, per rispondere a quali bisogni nascano e come operano queste realtà. Trattandosi di una realtà fortemente dinamica e in continua crescita, ogni definizione risulta carente. Tuttavia presenta dei tratti distintivi che rimandano alla dimensione valoriale e ai principi che ispirano le motivazioni e le organizzazioni che ne fanno parte.
Proprio la comunità civile gioca un ruolo importantissimo nel processo di coesione sociale, in quanto le comunità sono spazi sociali della trasformazione basata sull’innovazione e sullo spirito di autodeterminazione. Il Laboratorio di Coesione sociale e di Innovazione di sistema vuole proporre e sviluppare progetti che accompagnino la crescita economica dei territori con misure destinate a ridurre la povertà, l’esclusione sociale e i problemi ambientali. Una delle sfide più importanti delLaboratorio di Coesione sociale e di Innovazione di sistema sarà sicuramente quello delle pari opportunità, attraverso l’affermazione della parità delle donne sul mercato del lavoro, la conciliazione famiglia-lavoro, la presenza delle donne nelle Istituzioni, la corretta immagine delle donne nei mezzi dicomunicazione, la lotta alla violenza. Basti pensare che a livello europeo la coesione sociale rappresenta il pilastro della crescita sostenibile e che tale pilastro si fonda proprio sul principio che l’uguaglianza tra gli uomini e le donne ne costituiscel’ elemento essenziale (Strategia di Lisbona del 2009 e Strategia Europa 2020).
Ogni giorno le nostre azioni e attività creano e distruggono valore, cambiando il mondo che ci circonda. Sebbene il valore che creiamo vada ben oltre ciò che può essere reso in termini finanziari, quest’ultimo è l’unico tipo di valore che solitamente è misurato e rendicontato. Di conseguenza, le cose che possono essere comprate e vendute assumono una maggiore importanza, mentre molte altre importanti sono trascurate. Il benessere di un soggetto non è solo materiale ma si conquista a più livelli: psicologico, sociale ed economico. Il fallimento del mercato rende le organizzazioni non profit più efficienti nei riguardi dei consumatori e dei donatori per l’assenza di diritto ad appropriarsi del profitto e dunque per la riduzione dell’utilizzo dei vantaggi legati a problemi di asimmetria informativa. La conseguenza diretta del fallimento dello Stato, da questo punto di vista, rende le organizzazioni no profit più efficienti nella realizzazione di servizi a domanda più ridotta rispetto a quelli genericamente erogati dallo Stato nei confronti sia dello Stato stesso ( cha delega la realizzazione di tali servizi ) sia nei riguardi dei donatori. Ne risulta la modalità di azione da parte degli stakeholder volta alla dimensione valoriale e a rendere le organizzazioni del terzo settore socialmente più responsabili (anche quando svolgono un’attività di impresa) rispetto ad organizzazioni profit impegnate negli stessi campi. “La coesione sociale”.
Per essere meglio compresa, la coesione sociale richiede un approccio “a maglie larghe”, ossia un approccio inerente ad un insieme di politiche e di interventi relativi al campo economico, sociale e culturale. Si tratta di un tema multidimensionale che intreccia questioni riguardanti varie tematiche: “la garanzia di un livello sufficiente di tutela in materia di sicurezza sociale; la promozione dell’occupazione, della formazione e dei diritti dei lavoratori; la tutela dei gruppi sociali a rischio; la promozione delle pari opportunità; la lotta contro l’esclusione e la discriminazione; la promozione dell’inserimento sociale delle popolazioni immigrate”.
Il tema della coesione sociale è entrato di recente nell’agenda pubblica di diversi paesi, i cambiamenti in atto comportano spinte destabilizzanti che si manifestano all’interno dell’organizzazione sociale nel suo insieme. Perproblemi sociali oggi si intende: i nuovi rischi sociali che, negli ultimi anni, interessano l’Europa e più in generale le società sviluppate.
Alcune sostanziali trasformazioni riguardano il mercato del lavoro, la famiglia e il sistema di welfare: si estendono i processi di fragilizzazione sociale, emergono nuove polarizzazioni sociali e territoriali, aumenta l’instabilità sociale ed in particolare aumentano i rischi connessi ai crescenti processi di precarizzazione del lavoro e di destabilizzazione abitativa, si assiste ad un incremento dei bisogni di cura e di accudimento con un conseguente sovraccarico funzionale delle famiglie, cresce in modo esponenziale l’immigrazione anche in contesti prima caratterizzati da una maggiore omogeneità culturale e normativa.
Una “nuova” geografia sociale ed economica delle società sviluppate che negli ultimissimi anni ha evidenziato una vulnerabilità estesa a fasce di popolazione che in passato erano tutelate e le forme di protezione sociale diventano più esigue. Sulla spinta dei programmi dell’Unione Europea, è in atto una nuova stagione di finanziamenti che pone al centro le politiche di coesione sociale e che coinvolge, seppur in modi diversi, disparati territori locali.
La coesione sociale, come si è detto, è una nozione-ombrello sotto la quale si concentrano diverse tipologie d’intervento. Senza volerne fare un elenco esaustivo, si può dire che il nostro laboratorio concernente il tema della coesione sociale si occupa di:
-politiche e progetti di trasformazione dello spazio urbano. Si tratta in questo caso d’interventi fisici su strutture e opere, interventi abitativi finalizzati alla riqualificazione di alloggi e di spazi pubblici, inserimento di spazi per servizi locali, creazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica;
-politiche e progetti che affrontano la dimensione dell’equità e dell’integrazione sociale, della lotta all’esclusione e di contrasto alla vulnerabilità di gruppi target specifici. S’intendono interventi rivolti a soggetti deboli: servizi alla persona di carattere assistenziale (alloggi protetti, comunità, centri diurni) e reti di sostegno all’accesso ai servizi (informazione, albi, matching domanda-offerta, ecc.);
-politiche e progetti che fanno riferimento al campo della promozione culturale con l’obiettivo di attivare risorse locali, anche a partire dal coinvolgimento di determinati gruppi target (giovani, anziani, immigrati). Si tratta di iniziative e progetti che utilizzano il teatro, la musica, la fotografia e varie installazioni artistiche e mezzi di comunicazione. Si mettono in atto azioni ad hoc di animazione sociale e di sostegno della prossimità (feste, laboratori, corsi, ecc.) che coinvolgono, dal basso, associazioni locali, gruppi di residenti e giovani;
-politiche e progetti che lavorano sul tema dello sviluppo economico non solo locale ma anche a livello nazionale, attraverso la promozione di attività commerciali finalizzate all’incremento della dotazione di servizi in quartieri periferici o isolati; attraverso l’inserimento di nuove attività lavorative; attraverso l’incentivo all’insediamento di imprese. Si tratta di politiche attive del lavoro, azioni sulla mobilità e la connettività. Start up per giovani e donne in cerca di occupazione.
LA METODOLOGIA
La progettazione partecipata è il metodo di lavoro per la definizione dei Progetti di Innovazione Sociale. È fondata su un presupposto essenziale: sono le persone, direttamente coinvolte, ad essere i migliori interpreti dei propri bisogni.
Sin dalla definizione dei problemi, delle necessità e degli obiettivi, occorre partire da questo assunto.
Un punto di partenza obbligato che si avvale di un approccio partecipativo costante, in grado di coinvolgere le persone attivamente in tutte le fasi del progetto: dalla ideazione alla sua realizzazione.
È un metodo che ribalta la classica relazione progettista-istituzione-cittadino per lasciare il campo a relazioni fatte di scambi reciproci e di collaborazione. Non più interventi sulle persone ma con le persone, che impiegano diversi strumenti utili a far emergere la capacità delle comunità di esprimere bisogni e soluzioni.
Le azioni più riuscite sono quelle che nascono da forme di collaborazione e di cooperazione tra soggetti di diversa natura che trovano un allineamento di interessi per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Dunque l'innovazione sociale ha una spiccata dimensione collettiva, non appartiene solo all'immaginazione e alla creatività di un attore singolo, quanto alla capacità comune di partire da un'intuizione e di svilupparla sino a trasformarla in pratica diffusa (outcome/risultato).
L'esito non è frutto della competizione o della bravura di figure eroiche, ma dipende dall'efficacia di un agire collettivo e comunitario che porta alla produzione di beni comuni e/o servizi con un forte impatto sociale e ambientale che possono anche generare nuove opportunità di lavoro.
LE RISORSE
Le Comunità possono:
- incontrarsi per riflettere sulle proprie necessità e sulle idee di cambiamento (Partecipazione Civica);
- mettere in moto la propria creatività (Concorsi di Idee);
- progettare insieme gli interventi necessari per migliorare la loro qualità di vita (Progettazione Partecipata);
- dare il proprio contributo alla realizzazione dei progetti per mezzo di pratiche economiche alternative (Crowdfunding);
- mobilitare e valorizzare quelle risorse che, troppo spesso, vengono sprecate o ignorate attraverso lo scambio reciproco di beni e/o competenze (Baratto e Banca del Tempo);
- destinare quei beni pubblici e privati dimenticati e lasciati all'incuria a processi di progettazione partecipata che ne rinnovino la struttura e la funzione sociale (Beni Inutilizzati).
Attraverso le funzionalità di Baratto, Banca del Tempo e Crowdfunding è possibile trasformare in realtà piccoli e grandi sogni di una persona, di un gruppo, di un'intera comunità o, più semplicemente, riaprire le porte alla solidarietà, allo scambio reciproco, per contribuire alla risoluzione di tanti problemi che ormai condizionano in negativo la nostra vita quotidiana.
Nei periodi di crisi si può essere indotti a credere che le risorse siano scarse, ma non è sempre così. È il caso della mole enorme di beni pubblici o privati (compresi i beni confiscati) che giacciono abbandonati nei nostri territori.
Tali beni, se utilizzati opportunamente, potrebbero consentire alle comunità di fruire di nuovi servizi collettivi e creare, nel contempo, nuova e qualificata occupazione per giovani e non.
I NOSTRI SERVIZI
Consulenza Associativa
L’elevata complessità degli
adempimenti di natura tributaria, amministrativa, civilistica,
giuslavorista e contabile che caratterizza l’ordinamento del settore Non
Profit, richiede rigore e consapevolezza degli obblighi posti a carico
di amministratori, dipendenti, collaboratori, volontari e di altri
protagonisti delle organizzazioni.
Consulenza Finanziaria
La complessità della materia
finanziaria richiede costantemente un check-up specifico dei rapporti
con le banche e gli enti finanziari in genere per capire l’effettivo
costo dei finanziamenti ottenuti e le possibili alternative per
eventualmente rinegoziare o sostituire i finanziamenti. La consulenza
può arrivare a prevedere la pianificazione finanziaria e patrimoniale
dell’ente e la produzione di reportistica periodica e personalizzata.
Finanza Agevolata
La finanza agevolata è uno degli
aspetti utili e fondamentale per affrontare i nuovi scenari economici
perché permette di accedere a finanziamenti per concretizzare i propri
progetti, crescere ed innovarsi.
Gestione e Valorizzazione del capitale umano
La consulenza è finalizzata a
fornire soluzioni concrete a problematiche specifiche e ad aggiornamenti
agli operatori e al management delle organizzazioni del Terzo Settore.
Assicuriamo il supporto e la
consulenza a 360 gradi su normativa e giurisprudenza del lavoro e
servizi di consulenza giuridico-legale nel settore Non-Profit.
Carte dei Servizi e dei Valori, Bilancio Sociale e di Missione
Il percorso di consulenza
consentirà all’Ente destinatario di tracciare la linea comunicativa più
adatta alla propria organizzazione e di redigere, con un lavoro di
squadra, lo strumento più adeguato alla missione dell’associazione, alle
finalità istituzionali dell’ente, tracciando la strategia ed il
programma operativo, gli obiettivi ed i risultati attesi.
Assicuriamo il supporto e la
consulenza per la creazione ed attuazione di tutti gli strumenti
comunicativi dei principi valoriali che guidano l’agire
dell’organizzazione nel suo complesso.
La partecipazione ai Bandi
La normativa europea, nazionale e
regionale mette a disposizione degli Enti Non Profit diverse opportunità
utili a supportare il raggiungimento degli obiettivi di crescita
programmati.
Per tali ragioni è indispensabile
una consulenza strategica per accompagnare le associazioni Non Profit a
costituire network vincenti e sviluppare processi progettuali complessi.
Sono sempre più numerosi i bandi di
gara ai quali possono accedere le organizzazioni Non Profit quindi,
diventa fondamentale la consulenza per la preparazione della
documentazione e la redazione di offerte tecniche nell’ambito di gare di
appalto.
People Raising e Fundraising
Le organizzazioni Non Profit
lavorano molto per il territorio, ma spesso non fanno nella per farlo
sapere. L’Area Terzo Settore del Cad sviluppa le strategie e gli
strumenti informativi e mediatici del cd. Marketing per il Fundraising.
Piani di Fundraising, Crowdfunding e Personal Fundraising
Il modello di consulenza proposto
si basa sull’assunto che, al giorno di oggi, le organizzazioni Non
Profit possono uscire a perseguire la propria missione solo nella misura
in cui siano in grado di strutturare una propria rete di relazioni con
altre organizzazioni, con gli enti pubblico-privati e professionisti che
ne condividono le finalità e sono disponibili a sostenerle.
Assistenza Start Up ed all’Impresa sociale
Il nostro team assicura assistenza
qualificata nei processi di analisi, strutturazione o rilancio della
mission associativa e come affiancamento tecnico nell’attività di
orientamento, selezione, progettazione e tutoraggio d’impresa sociale
nell’ambito del credito in particolare il Microcredito.
Il nostro team supporta i processi
di progettazione, lancio e sviluppo di idee imprenditoriali, grazie a
competenze trasversali, alla maturata consapevolezza del mercato
dell’impresa sociale e dei suoi sviluppi.
CONTATTI
SERVIZI DI CONSULENZA GIURIDICO-AMMINISTRATIVA E PROJECT MANAGEMENT
-RIFERIMENTI: DR. SSA EMILIA CIORRA
-CELL. 3384054597
-EMAIL: facciamorete.org@gmail.com
SERVIZI ASSICURATIVI A CURA DI AGENZIA CATTOLICA DI PARMA
-RIFERIMENTI: MATTEO LAMPERINI
-CELL. 393.101.8580
-EMAIL: LAMPERINI.CATTOLICA@GMAIL.COM
-SITO WEB: http://www.polizzaunicadelvolontariato.it/
SERVIZI DI ASSISTENZA FISCALE E CONSULENZA DEL LAVORO A CURA DI ENTE "LAVORO E SOLIDARIETA"
-RIFERIMENTI: ASS. LAVORO E SOLIDARIETA'
- DR. GIOVANNI MADDALONI
SERVIZI DI FORMAZIONE A CURA DI COOPERATIVA SOCIALE CASSIOPEA
-RIFERIMENTI: DR. SSA ANNA PALOMBO
-CELL. 347.6648488
-SITO WEB: cooperativasocialecassiopea.org
PER APPROFONDIRE...
AREA CAD TERZO SETTORE
è il Dipartimento dell’Ente Nazionale "Cadsociale" che si occupa di Management e Servizi del Terzo Settore.
Il dipartimento Terzo Settore ha la mission di assistere gli Enti del Terzo Settore e le imprese sociali nel proprio sviluppo e consolidamento, stimolando e promuovendo i processi di cambiamento e contribuendo ad accrescere la cultura manageriale all’interno del Mondo Non Profit, ponendolo al passo con i nuovi scenari economici, politici e sociali di oggi.
I servizi di consulenza giuridici, amministrativi, commerciali, legali, assicurativi, la formazione, la pianificazione e la progettazionesono affidati ad un team di professionisti associati al Cad con esperienze pluriennali e plurisettoriali.
Pur essendo classificati per Aree di intervento, i diversi servizi di consulenza specialistica trovano, nella loro applicazione concreta, punti di contatto ed interconnessione, offrendo la possibilità di integrare tra di loro, in modo personalizzato, le diverse competenze professionali.
Sito web: www. cadsociale.com